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NOME Art. 1 La Denominazione di Origine Protetta Olio Extravergine di oliva "Marche" è riservata agli oli extravergini che rispondono alle condizioni ed ai requisiti stabiliti dal presente Disciplinare ed alla normativa vigente. VARIETA’
DI OLIVO -
Leccino e/o Frantoio per almeno il 35%, fino ad un massimo del 60%; -
varietà tipiche dell’ambiente marchigiano, quali Carboncella,
Coroncina, Mignola, Orbetana, Piantone di Falerone, Piantone di Mogliano,
Raggia, Raggiola, Rosciola, Sargano e loro sinonimi per almeno il 40%; -
sono ammesse altre varietà fino ad un massimo del 10%. ZONA DI PRODUZIONE La
zona di produzione delle olive destinate alla produzione di olio
extravergine di oliva DOP "Marche" comprende il territorio dei
comuni della Regione Marche di seguito elencati, suddivisi per provincie: PROVINCIA DI PESARO Barchi,
Colbordolo, Fratte Rosa, Gabicce Mare, Gradara, Mondavio, Mondolfo,
Monteciccardo, Montefelcino, Montelabbate, Montemaggiore al Metauro, Monte
Porzio, Orciano di Pesaro, Pergola, Pesaro, Petriano, Piagge, San Lorenzo
in Campo, San Costanzo, San Giorgio di Pesaro, Sant'Angelo in Lizzola,
Tavullia, Sant'Ippolito; parte dei territori comunali di Auditore,
Novafeltria, San Leo, Montegrimano, Sassofeltrio, Mercatino Conca,
Tavoleto, Montecalvo in Foglia, Isola del Piano e Fossombrone che restano
così delimitati: dalla quota 365 che segna il punto di incontro con la
strada provinciale n. 10 Secchiano - Le Siepi, in comune di Novafeltria,
ed il confine regionale con l'Emilia Romagna, il limite segue l'indicata
strada provinciale fino a raggiungere, a quota 210, la SS n. 258, da tale
punto prosegue sulla SS n. 258 "Marecchiese" in direzione della
frazione Villa Nuova del Comune di San Leo; attraversato questo abitato,
il limite segue le strade provinciali n. 22, "Leontina", e n.89,
di "Montemaggio" fino all'omonima località e prosegue toccando
la quota 526 che segna il confine dell'isola amministrativa del comune di
Verucchio (Prov. di Forlì); si riprende dal punto in cui la strada
provinciale n.2 incrocia il confine di Stato con la Repubblica di San
Marino, a quota 551, in comune di Montegrimano per seguire la provinciale
menzionata fino a raggiungere l'abitato di Mercatino Conca; dal centro
storico di Mercatino Conca si prosegue sulla strada provinciale n.70,
"Pian di Castello", fino all'incrocio con la strada provinciale
n.129, a quota 376 in comune di Auditore; dalla quota 376 si prosegue
verso il centro abitato del comune di Tavoleto, e si continua seguendo le
strade provinciali n.62 e n.108 fino all'abitato del comune di Montecalvo
in Foglia; in questo percorso per alcuni tratti le strade provinciali n.62
e n.108 si identificano con il confine territoriale del comune di Urbino;
il limite prosegue dall'abitato di Montecalvo in Foglia per la strada
comunale di San Silvestro fino ad immettersi, in località "Cà
Giardino", sulla strada provinciale n.3 "Foglienze"; tale
strada è poi seguita in direzione Est fino ad incrociare il confine
comunale di Colbordolo in località Ponte Vecchio; si segue il confine
comunale fino all'abitato della frazione di Montegaudio, sito in comune di
Monteciccardo ed il limite continua poi per la strada provinciale n.57 che
porta alla frazione di Monteguiduccio del comune di Montefelcino,
proseguendo lungo la strada provinciale n.68 fino alla località Scotaneto
del comune di Isola del Piano; da Scotaneto, segue le strade provinciali
n.58 e 48 per Ponte degli Alberi fino ad incontrare il confine comunale di
Montefelcino; da questo punto si segue il confine comunale, attraverso il
Fosso Parasacco, fino alla quota 221; il limite prosegue poi lungo la
strada comunale toccando i vocaboli catastali "Paradiso"
e"Belvedere" fino alla frazione di San Piero in Tambis del
comune di Fossombrone; da San Piero in Tambis il limite continua seguendo
la strada provinciale n.51 "delle Cesane", fino a raggiungere
l'abitato del comune di Fossombrone in via Trento; attraversato il centro
storico si continua fino al ponte sul fiume Metauro per proseguire verso
il colle dei Capuccini fino a quota 278 m; dalla quota 278 segue poi le
strade comunali "della Ciccoccia", di Montalto Tarugo e di San
Sergio fino a raggiungere, a quota 216, l'incrocio con la strada
provinciale n.40 detta "dei Barbanti"; da questo incrocio si
segue la strada provinciale fino all'abitato di Isola di Fano,
attraversando il quale si continua per la strada provinciale n.94,
"di Monterolo" fino ad incrociare il confine del comune di
Pergola che è interamente compreso, segue poi il confine amministrativo
della Provincia di Pesaro/Urbino fino ad arrivare sul Mare Adriatico; PROVINCIA DI ANCONA Agugliano,
Ancona, Arcevia, Barbara, Belvedere Ostrense, Camerano, Camerata Picena,
Castelbellino, Castelcolonna, Castelfidardo, Castelleone di Suasa,
Castelplanio, Cerreto d'Esi, Chiaravalle, Corinaldo, Cupramontana,
Falconara Marittima, Filottrano, Genga, Jesi, Loreto, Maiolati Spontini,
Mergo, Monsano, Montecarotto, Montemarciano, Monterado, Monteroberto,
Monte San Vito, Morro d'Alba, Numana, Offagna, Osimo, Ostra, Ostra Vetere,
Poggio San Marcello, Polverigi, Ripe, Rosora, San Marcello, San Paolo di
Jesi, Santa Maria Nuova, Senigallia, Serra de' Conti, Serra San Quirico,
Sirolo, Staffolo. Nonchè
parte dei territori comunali di Sassoferrato e Fabriano che restano così
delimitati: dal confine di Pergola si segue il confine provinciale di
Pesaro-Urbino e Ancona in direzione est fino ad incontrare la strada
ferroviaria che collega Pergola a Fabriano; si segue quindi la ferrovia
attraversando Sassoferrato e raggiungendo successivamente Fabriano;
all'altezza della stazione ferroviaria di Fabriano si attraversa l'omonima
città passando per viale Stelluti Scala e proseguendo per viale Zonghi
fino ad incontrare la strada provinciale n. 15 "Di Genga" che
collega Fabriano a Collamato; imboccata la provinciale n. 15 "Di
Genga" la si percorre attraversando la cittadina di San Michele prima
e Collamato poi, in direzione Esanatoglia fino al confine di provincia tra
Ancona e Macerata. PROVINCIA DI MACERATA Apiro,
Appignano, Belforte del Chienti, Caldarola, Camporotondo di Fiastrone,
Cessapalombo, Cingoli, Civitanova Marche, Colmurano, Corridonia, Gagliole,
Gualdo, Loro Piceno, Macerata, Mogliano, Montecassiano, Montecosaro,
Montefano, Montelupone, Monte San Giusto, Monte San Martino, Morrovalle,
Penna San Giovanni, Petriolo, Poggio San Vicino, Pollenza, Porto Recanati,
Potenza Picena, Recanati, Ripe San Ginesio, San Ginesio, San Severino
Marche, Sant'Angelo in Pontano, Serrapetrona, Tolentino, Treia, Urbisaglia. Nonchè
parte dei territori comunali di Esanatoglia, Matelica, Castelraimondo,
Camerino che restano così delimitati: dal confine provinciale tra Ancona
e Macerata percorrendo la provinciale Fabriano/Esanatoglia come sopra
descritto si attraversa Esanatoglia e Matelica fino ad imboccare
all'interno della stessa la SS 256; si continua poi lungo la SS 256
passando prima all'interno di Castelraimondo e poi di Camerino, ed al
termine di questa città si imbocca e si percorre la strada provinciale
che attraversa San Luca fino ad incrociare in località Rocca di Varano/Valdiea
la SS 77 che dovrà essere percorsa in direzione Valcimarra fino ad
incontrare il confine comunale di Caldarola. PROVINCIA DI ASCOLI PICENO Acquaviva
Picena, Altidona, Appignano del Tronto, Ascoli Piceno, Belmonte Piceno,
Campofilone, Carassai, Castel di Lama, Castignano, Castorano, Colli del
Tronto, Cossignano, Cupra Marittima, Falerone, Fermo, Folignano,
Francavilla d'Ete, Grottammare, Grottazzolina, Lapedona, Magliano di Tenna,
Maltignano, Massa Fermana, Massignano, Monsampietro Morico, Monsampolo del
Tronto, Montalto delle Marche, Montappone, Montedinove, Montefiore dell'Aso,
Monte Giberto, Montegiorgio, Montegranaro, Monteleone di Fermo, Montelparo,
Monteprandone, Monte Rinaldo, Monterubbiano, Monte San Pietrangeli, Monte
Urano, Monte Vidon Combatte, Monte Vidon Corrado, Montottone, Moresco,
Offida, Ortezzano, Pedaso, Petritoli, Ponzano di Fermo, Porto San Giorgio,
Porto Sant'Elpidio, Rapagnano, Ripatransone, San Benedetto del Tronto,
Santa Vittoria in Matenano, Sant'Elpidio a Mare, Servigliano, Spinetoli,
Torre San Patrizio, Venarotta. CONDIZIONI DI COLTIVAZIONE,
PRODUZIONE E TRASFORMAZIONE Non
è consentito l’utilizzo delle olive cadute a terra prima dell’inizio
delle operazioni di raccolta, né l’uso di cascolanti. Le
olive devono essere sane, integre e lavorate di norma entro 24 ore dal
momento della raccolta, e comunque non oltre le 48 ore. Il
trasporto e lo stoccaggio devono avvenire esclusivamente in cassette o
cassoni forati. La
produzione unitaria massima consentita è di 8 t/ha negli oliveti
specializzati intensivi, mentre negli oliveti promiscui la produzione
media per pianta non supererà i 50Kg. Le
operazioni di trasformazione delle olive per la produzione di olio
extravergine di oliva DOP "Marche" e le operazioni di
imbottigliamento devono essere effettuate nel territorio delimitato dal
Disciplinare. L’olio
prodotto deve essere conservato, nella fase di stoccaggio, esclusivamente
in recipienti chiusi in acciaio inox o altro materiale idoneo e mantenuti
a temperatura non superiore ai 15°C. PARAMETRI CHIMICO FISICI ED
ORGANOLETTICI All’atto
del confezionamento, l’olio extravergine di oliva DOP "Marche"
deve rispondere alle seguenti caratteristiche: ·
colore: dal verde al giallo, con variazioni
cromatiche intermedie; ·
odore: di fruttato tendenzialmente verde con
intensità dal medio al leggero; ·
sapore: inizialmente dolce, con note di amaro e
piccante; ·
punteggio al Panel test: minimo 7; ·
acidità: max 0.6 (g ac. oleico/100 g olio); ·
numero di perossidi: max 15 (meq 02 /Kg); ·
acido oleico: minimo 72%; ·
acido linoleico: max 10%; ·
K232: max 2.2; ·
DK: max 0,005; ·
polifenoli totali: minimo 120 ppm. COMMERCIALIZZAZIONE L’olio
D.O.P. "Marche" deve essere commercializzato in recipienti di
vetro, ceramica, terra cotta smaltata di capacità non superiore a 5
litri, provvisti di etichetta; è ammesso l’utilizzo della lattina
solamente per confezioni di capacità uguale a 5 litri. E’ obbligatorio indicare in etichetta l’annata di produzione delle olive da cui l’olio è ottenuto ed il termine entro il quale è consigliato il consumo, che comunque non deve superare i due anni dalla produzione. |
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