Un farmaco naturale

 

La storia dell'olio si sviluppa nell'ambito della nostra civiltà mediterranea, affondando le proprie radici nella mitologia classica per arrivare fino alla ribalta dell'attualità politica nazionale. Sin dall' epoca antica si attribuiva all'olivo e al suo gustoso olio, prodotto dalla macinatura e dalla spremitura delle olive, un valore sacro, sia per il culto pagano della pianta che, certamente, per l'indiscussa importanza alimentare. Dapprima i babilonesi (2.500 a.C.), poi via via i Fenici, i Greci, i Romani misero a punto efficaci sistemi per ricavare l'olio di oliva, considerato da sempre un re incontrastato della tavola.

La dieta mediterranea, salutare modello alimentare tipico delle popolazioni che si affacciano sul bacino del Mediterraneo, si basa principalmente sull'utilizzo di pane, pasta, pesce, frutta, verdura, legumi e, come unico grasso di condimento, l'olio di oliva. Frattu i grassi alimentare è quello che a caldo e a freddo è più facilmente digeribile; la sua composizione in acidi grassi è molto simile a quella del latte materno, l'alimento più naturale che esista per l'uomo.

E' noto che diverse malattie, soprattutto cardiovascolari e metaboliche, sono strettamente legate ad abusi alimentari, che agiscono attraverso tre componenti: l'eccesso di calorie introdotte, di grassi saturi, cioè di origine animale e di colesterolo. Questi fattori predispongono allo sviluppo di malattie cardiovascolari attraverso l'aumento di colesterolo.

In che modo possiamo modificare le nostre abitudini alimentari per prevenire queste malattie?

La prima operazione da compiere è molto semplice: sostituire una buona quota di grassi saturi di origine animale con un condimento molto tradizionale, l'olio di oliva. Esso riduce, per il suo alto contenuto di acido oleico, i livelli di colesterolo LDL, mentre non abbassa o addirittura può aumentare il colesterolo "buono".

Quindi per prevenire l'arteriosclerosi, che quando colpisce le coronarie provoca l'infarto del miocardio, è estremamente utile ridurre drasticamente i grassi animali e sostituirli con i monoinsaturi, contenuti nell'olio di oliva. Anche gli acidi grassi poli-insaturi, contenuti nell'olio di semi riducono i livelli di colesterolo circolante ma sono meno sicuri perché possono risultare dannosi se consumati in gran quantità. Dal punto di vista nutrizionale non esistono differenze tra olio di oliva extravergine e oli raffinati, le diversità sono solo nel profumo e nel sapore.

L'olio di oliva dà energia necessaria al nostro corpo (9 calorie per grammo, come tutti gli altri grassi) senza far aumentare il colesterolo.

I grassi mono-insaturi presenti nell'olio di oliva, sono utili anche in altre malattie, come il diabete mellito, dove è opportuno diminuire la quantità di carboidrati e sostituirli appunto con acidi grassi mono-insaturi.

E' stato dimostrato che l'olio di oliva esercita un azione favorevole sullo stomaco per chi soffre di disturbi irritativi, è un protettore anche dell'ulcera duodenale e un buon regolatore dell'intestino, efficace rimedio anche per la stitichezza. La bile, inoltre, diviene più fluida e si formano meno calcoli.

Negli ultimi anni i nutrizionisti hanno evidenziato che l'olio di oliva, grazie alle componenti fenoliche è un alimento ricco di sostanze anti-ossidanti in grado di inibire la degradazione di inibire delle proteine dell'organismo, proteggendolo, così, dall'invecchiamento e dalla comparsa di tumori.

Scienziati dell'Università di Harvard, negli Usa, hanno recentemente pubblicato i risultati di uno studio che ha preso in esame ben 2.370 donne che consumano olio di oliva più di una volta al giorno hanno un rischio inferiore al 25% di sviluppare un tumore della mammella rispetto a quelle che ne fanno uso una sola volta al giorno o meno.

Prof.Tullio Battelli
Presidente della Lega Italiana per la lotta contro i Tumori